Era ormai notte quando Claudio Quadrato poté rientrare alla sua tenda. Lì, nuda e in catene, lo aspettava la fanciulla greca che era ormai sua schiava. La sorvegliavano il suo attendente Catulo, dagli occhi di faina e i due schiavi che lo accompagnavano ormai da anni: dionisio e gallio. I servi lo aiutarono a liberarsi dalla corazza e dalla tunica. Poi gli porsero una mezza coppa di vino, quello aspro di quella terra maledetta, che lui beveva annacquato e addolcito dal miele. Mentre beveva iniziarono a ripulirlo secondo il costume greco: lo unsero con un olio raffinato che poi, con un appos Read more
Il centurione
Finalmente, nell'anno dei consoli Massimo e Gracco, l'esercito espugnò anche la cittadella. Siracusa era caduta. Claudio Quadrato era stato fra i primi ad irrompere. Era un veterano sulla quarantina, forte e grosso come un toro. Della guerra annibalica aveva ormai sperimentato tutto, le numerose sconfitte, le poche vittorie, gli amici caduti, la paura di morire a sua volta. Tutto tranne l'agognato permesso di tornare al suo podere di Velletri, ai suoi amati buoi, ai figli di cui non aveva notizia da anni, alle bianche cosce di sua moglie, che aveva preso in sposa quando era una vergine appen Read more
Il destino di una donna -5-
Il giorno dopo - nel primo pomeriggio- lui dormiva ancora. Era nudo, sul letto sfatto. Natalya si era alzata poco prima, aveva indossato una larga tuta grigia, aveva in mano una tazza di tè bollente e ora lo stava guardando, chiedendosi se avrebbe dovuto svegliarlo o no. Ricordava tutto di quanto era successo: il bar, l'alcool, il sesso con quello sconosciuto. Tutto tranne il suo nome. Era sicura che glielo avesse detto, solo che non riusciva proprio a ricordarlo, come se quello non fosse altro che un dettaglio, una cosa senza importanza. Quella notte il soldato l'aveva presa come se quella fo Read more
Il destino di una donna -4-
Poi spense il suo smartphone. Si fece una doccia, resistendo alla tentazione di toccarsi. Si sforzò di convincersi che non poteva essere, che si trattava di uno scherzo, di un errore, della sua immaginazione. Perse più tempo del solito a truccarsi, scegliendo con cura i vestiti. Mentre si stava guardando allo specchio, osservando con occhio critico la sua bella schiena, inarcata dai tacchi, decise di riaccendere il telefono. C'erano altri messaggi. Con il cuore che batteva a mille aprì il primo: era un video. Giovani uomini dai visi che le sembravano sconosciuti, alcuni in divisa, altri no. Read more
Il destino di una donna -3-
Si risvegliò che era giorno inoltrato. Sentiva qualcuno piangere, voci di donne. I soldati erano svaniti: forse avevano ricevuto ordini di avanzare; o di ritirarsi. Intorno a lei solo qualche sventurata che aveva subito la sua stessa sorte, giovani donne sotto shock, brutalizzate, troppo scosse per poter reagire. Stavano lì intorno, ciascuna per conto suo, piangendo, lamentandosi o, semplicemente, guardando nel vuoto. Natalya, ancora nuda, si rialzò a fatica in piedi, tremando di freddo e di paura; per coprirsi alla meglio raccolse i pochi luridi stracci che trovò intorno. Poi s**ttarono i Read more
Il destino di una donna -2-
Quello si alzò in piedi, fece un passo avanti. E la colpì all'improvviso, con un pugno alla bocca dello stomaco, come si colpisce un uomo. Natalya si piegò in due, cadde in ginocchio, senza neanche il fiato per gridare. L'ufficiale ne approfittò per darle un calcio in pancia. "Chi mi fotte questa troia?" E sottolineò la frase dandole un altro calcio, questa volta sul culo. Mentre alcuni volontari si facevano sotto, lui, tirandola forte per i capelli, le alzò il viso e lo avvicinò al suo, ghignando: "imparerai chi è che ora dà gli ordini putt..." Non fece in tempo a finire che Natalya gli spu Read more
Il destino di una donna
Dicevano che non sarebbero mai riusciti ad arrivare. Invece arrivarono. All'inizio la guerra sembrava distante, sul confine. Settimana dopo settimana le cose peggiorarono: ormai Natalya sentiva tuonare i cannoni, da qualche parte, ad Est. E si avvicinavano ogni giorno di più. Suo marito era stato richiamato ed era partito per il fronte. Lei non aveva pianto: era una donna forte, di nemmeno 40 anni; una bellezza carismatica, con due grandi occhi verdi che illuminavano un volto serio, incorniciato da lunghi capelli biondo scuro; solo una lunga ruga sulla fronte tradiva le sue preoccupazioni. L Read more
Laura
Si chiama Laura. Sta arrivando in treno da un'altra città, per incontrarmi. 40 anni molto ben portati, un corpicino snello ma con tutte le curve al posto giusto. Divorziata di recente, dopo aver sistematicamente tradito suo marito per quasi venti anni. In genere con sconosciuti, singoli o (più spesso) in gruppo. Perchè a Laura il cazzo piace. Le piace tanto. E non le basta mai. Era appena una ragazzina ancora vergine quando le capitò una brutta avventura: tre sconosciuti, molto più grandi di lei, la abbordarono per strada. Quel giorno era vestita da sgualdrinella, perchè farsi guardare le p Read more
The forest
I own a house in the mountains. An old, large, very isolated house. A two story house, with a dark cellar downstairs. I use it when I go hunting. I enjoy to hunt, usually I am alone. Forest is everywhere around, for miles and miles. Only a single secondary road runs between thousands of trees. It drives you there: to my place. And there it ends. I enjoy the forest silence. There you could cry so loud, slut. No one will ever hear your screams. Read more